I ragazzi e le ragazze dell’istituto Amedeo d’Aosta utilizzano Instagram, una delle piattaforme social più popolari, per condividere foto, video e momenti della loro vita quotidiana. Questo social permette loro di allargare la propria cerchia di conoscenze, fare nuove amicizie e interagire con i compagni di scuola.
Tuttavia, alcuni studenti hanno creato degli account anonimi chiamati “Amedeo Spotted”, che servono per “spottare” (cioè individuare) altri studenti, commentandoli pubblicamente senza il loro consenso. Su questi account, gli utenti possono scrivere messaggi anonimi attraverso l’app NGL, una piattaforma che permette di inviare domande o commenti senza rivelare la propria identità. Sebbene molti vedano questa pratica come un modo divertente per conoscersi meglio, spesso si trasformano in occasioni per esprimere opinioni poco rispettose. Infatti, alcuni messaggi contengono termini offensivi o denigratori nei confronti di altri studenti, che vengono giudicati senza possibilità di difendersi. Anche se per alcuni questa tendenza può sembrare simpatica o innocente, in realtà solleva preoccupazioni riguardo agli effetti psicologici negativi che può avere sugli studenti. L’anonimato offerto da queste piattaforme può spingere le persone a comportarsi in modo irresponsabile, lasciando che i commenti si trasformino in insulti o giudizi crudeli.
Questo alimenta una cultura del bullismo che può danneggiare seriamente la reputazione e l’autostima delle persone coinvolte. Invece di condannare questi comportamenti, alcuni ragazzi li trovano addirittura divertenti, come se fossero parte di un gioco. Tuttavia, è importante riflettere sulle conseguenze di tali pratiche: l’uso di questi strumenti senza consapevolezza può creare un ambiente scolastico poco sano, in cui la competizione e il giudizio prevalgono sul rispetto reciproco. L’anonimato, se non usato in modo responsabile, può facilmente sfociare in atti di bullismo. In conclusione, sebbene Instagram e NGL possano sembrare semplici strumenti di intrattenimento, è essenziale utilizzarli in modo più consapevole. È importante che i ragazzi imparino a rispettare gli altri anche quando si trovano dietro uno schermo, promuovendo una cultura di supporto, amicizia e rispetto, invece che di critica e offesa.
Clelia Magliocchi 3G